Bellosguardo, 7 settembre 1629.
Arch. Marsigli in Bologna. Busta citata al n.° 1688. - Autografa.
Ill.mo Sig.re e Pad.n Col.mo
Ho sentito con gusto quanto V. S. Ill.ma mi scrive nella sua cortesissima lettera(95); e poi che io sono a sì gran parte nel favore ottenuto da cotesto Ill.mo Reggimento, non mancherò di ricordare e sollecitare il Padre Fra Buonaventura nello studio dell'astronomia, con ferma speranza che egli in questo sia per rendersi non men simile a Tolommeo, che si sia reso in geometria emulo di Archimede. E se non ha risposto prontamente al calcolo domandatogli, credo che ciò proceda perchè voglia, come conviene ad un maestro, antepor la teorica alla pratica, cioè intender molto bene l'Almagesto di Tolomeo e le Revoluzioni del Copernico, e poi praticar tal dottrina ne i computi, ne i quali molti sono pratichissimi senza punto intender quello che si faccino; e son sicuro che l'istesso Ticone, conforme alle osservazioni del quale son calcolate le Tavole Rodulfee, non poteva intender niente de i nominati autori, come quello che non sapeva nè anco i primi elementi di geometria. Conceda dunque V. S. Ill.ma per hora a uno che si è occupato più nella geometria che ne i calcoli, il valer molto in quella e meno in questi; ma renda certi cotesti SS.ri e sè stessa, che e' sia con la felicità del suo ingegno per dar piena sodisfazione nel maneggiar le tavole, opera assai più facile che gli studii già superati dal Padre.
Io torno a render grazie a V. S. Ill.ma del favore prestato a questo soggetto, e con chiamarmegli obbligatissimo la supplico a comandare a me con assoluta autorità, che mi haverà sempre prontissimo ad ogni suo cenno; e con vero affetto gli bacio le mani, e dal Signore Dio gli prego intera felicità.
| |
Bologna Reggimento Padre Fra Buonaventura Tolommeo Archimede Almagesto Tolomeo Revoluzioni Copernico Ticone Tavole Rodulfee Padre Signore Dio
|