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      Già per un'altra mia(118) avisai V. S. Ecc.ma di quanto era passato quanto al mio ingresso e progresso sin all'hora, quale penso che forsi non l'habbi havuta; e perciò di nuovo gli dico come feci il mio principio con molta mia sodisfattione, con il concorso di tutti questi Ecc.mi Dottori e Senatori in buon numero, che mostrorno di restare assai sodisfatti. Ho poi seguito di leggere, havendo in publico più di 50 scolari et in privato almeno 15 continui, sì che sin hora non mi mancano scolari, se ben lego Euclide.
      Quanto allo stampare, ho diverse cose in mente, e parte in scritto: cioè, in mente, et anco principiate, le tavole de' logaritmi(119), diversamente dal Nepero(120), alle quali applicare la dottrina de' triangoli, e ciò non solo in gratia dell'astronomia, ma di questi Signori anchora, che vogliono vedere qualche cosa in tavola; sperando che non siano superflui, sì perchè levo le addittioni e sottrattioni del più e del meno, che arrecano molto fastidio, sì anco perchè, se bene con i logaritmi del Brigio(121) si fa il medesimo che con questi, tuttavia quelli sono accomodati al seno toto troppo grande, e volen[do] sminuirlo non vien poi logaritmo del seno toto il numero eguale al seno toto, come agiusto io in queste tavole (il che poi facilita moltissimo il calcolo), conformandovi i calcoli sopra i triangoli, come hano fatto gli altri sopra quelli; cosa veramente, appresso lei et a me, di poco momento, ma che sarà a questi Signori di qualche sodisfattione, e sarà anco il libro di spaccio, poichè [le] tavole del Brigio non si trovano; e così comincierò a far un puoco di bottega.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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