Tengo memoria del debito che ho con la Portia(132), et per ciò gli mando queste pezzuole, che da per noi haviamo lavorate, e questa cordellina, acciò veda, se gli piace, di donargliene da nostra parte, et in tanto procurar di haver qualche altro ritaglio di drappo bello: basta, facci V. S. in quella maniera che più gli piace. Si goderà stasera quest'uova fresche per amor nostro; et per fine a lei di tutto cuore mi raccomando, insieme con tutte di camera. Il Signore la conservi in sua gratia.
Li 4 di Gen.o 1629(133).
Sua Fig.la Aff.maSuor Maria Celeste.
Fuori: Al molto Ill.re et Amatiss.mo Sig.r Padre
Il Sig.r Galileo Galilei, aBello Sguardo.
1975.
GIOVANNI CIAMPOLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 5 gennaio 1630.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IX, car. 158. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Oh che grata oh che pretiosa mancia mi ha dato V. S. in questo Natale, col darmi avviso delli suoi Dialogi(134) felicemente terminati! Ne rendo affettuosissime gratie a V. S., e l'assicuro che non potevo desiderare consolatione più cara. Non vedo l'hora di leggerli e satiare la mia lunga et impatientissima sete con quella ambrosia de gl'intelletti, con la quale sa V. S. solamente inebriare l'anime de' galanthuomini. Però quanto prima ella mi farà vedere queste aspettate maraviglie del suo subblime ingegno, tanto maggiore allegrezza mi darà.
Quanto all'introduttione(135), a lei non mancheranno inventioni spiritose, e qua nel legger l'opera doveranno sovvenircene più d'una. Quanto poi al restante, io la ringratio con tutto il cuore della continuatione dell'amor suo, stimato da me super aurum et lapidem pretiosum.
| |
Portia Gen Fig Maria Celeste Amatiss Padre Galileo Galilei Sguardo Firenze Natale Dialogi
|