Di Roma, il 9 di Feb.o 1630.
Di V. S. molto Ill.reS.r Gal.o
Oblig.mo e Devotis.mo Ser.re e Dis.loDon Bened.o Castelli.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.re e P.ron Col.moIl Sig.r Galileo Galilei, p.o Filosofo di S. A. S.
Firenze.
1985.
GALILEO a [CESARE MARSILI in Bologna].
Bellosguardo, 16 febbraio 1630.
Arch. Marsigli in Bologna. Busta citata al n.° 1688. - Autografa.
Ill.mo Sig.re e Pad.n Col.mo
Non potevo sentir cosa di più mio gusto, che quello di che V. S. Ill.ma mi dà conto nella sua cortesissima lettera(184), attenente a gli studii e progressi del P. F. Buonaventura; e godo in estremo che le mie predizzioni comincino a dar segno di veridiche nella riuscita dell'ingegno mirabile di questo soggetto.
È forza che V. S. mi dispensi dal servirla prontamente nel mandargli le risposte alle opposizioni del S. Cav. Chiaramonti contro alla mobilità della terra, perchè, oltre all'esser cosa assai lunga, è sparsa in diversi luoghi de i Dialogi, li quali se io non rileggessi totalmente, non saprei raccapezzare; et io mi trovo occupatissimo nel rivedergli, per le innumerabili postille che mi convien fargli mediante la roba continua che mi sovviene et che io non posso tacere. Gli vo facendo copiare, con intenzione di trasferirmi alla fine del presente mese a Roma e pubblicargli, se potrò, subito. Torno dunque a pregarla che voglia scusarmi, come so che farebbe quando fusse presente a veder le mie brighe: basta che, con l'occasione del rilegger più volte e considerar tali opposizioni, tuttavia più mi calano per le mani e le scuopro nulla concludenti.
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