Il S.r Cesare(209) non l'ho anchora visto; però mi ricordarò di fare il debito. Desidero di veder la sua opera quanto prima, come anco tutti questi Signori; e perciò bramo la sua andata più adesso che all'autunno. Se io non li do con questa intiera sodisfattione, mi scusi, che scrivo di frezza; un'altra volta forsi potrò meglio sodisfarla, e fra tanto me li ricordo obligatissimo e devotissimo servitore, pregandoli dal Signore felicità e longa vita.
Di Bologna, alli 2 Aprile 1630.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDev.mo et Ob.mo Ser.re
F. Bon.ra Cavalieri.
1995.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 6 aprile 1630.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IX, car. 169. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r e P.ron Col.mo
Ho letta la lettera di V. S. molto Ill.re al nostro Mons.r Ciampoli, quale ha sentito, come sempre sente, infinita consolazione intendendo il suo buon stato e la continovazione delli studii, indirizzati non solo al splendore del nostro secolo, ma dei futuri ancora, che Dio glie ne conceda longa grazia. Quanto al venire qua a Roma, dirò le precise parole di Monsignore: che lei è desiderata più che qual si voglia amatissima donzella, e sempre che verrà, sarà padrona della casa di Monsignore, e potrà disporre di lui e delle cose sue come proprie. Quanto alla stanza della Trinità de' Monti, è tenuta da tutti la meglio di Roma senza difficoltà: sì che, quanto a questi rispetti, lei potrebbe venire di presente; tuttavia se li torna più commodo il differire sino all'autonno futuro, il medesimo Monsignore si compiace d'ogni suo gusto, e sempre la servirà di cuore, non solo con le fatiche per sollevarla, ma ancora con il favore appresso tutti e in particolare con Nostro Signore, con il quale Monsignore continova con la medesima grazia di sempre, con infinita sodisfazione di S. S., con la quale si ritrova sempre due o tre volte il giorno, nè mai s'è interrotta nè pure con pensiero, come alcuni (che credo siano pochi), indegni di participare della gloria di Monsignore, hanno sparso costì quello che loro desideravano, lontanissimo non solo dal vero, ma da ogni verisimile.
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