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      Non dirò altro per non tediarla, se non che di cuore la saluto insieme con S.r Archangiola e tutte le amiche, e prego il Signore che la conservi in Sua gratia.
     
      Di S. Matteo, li 6 d'Aprile 1630.
      Di V. S.
      Fig.la Aff.maSuor Maria Celeste.
     
      Fuori: Al molto Ill.re et Amatiss.mo Sig.r Padre
      Il Sig.r Galileo Galilei, aBellosguardo.
     
     
     
      1997.
     
      GALILEO a [GIOVANFRANCESCO BUONAMICI in Madrid].
      Bellosguardo, 8 aprile 1630.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. V, car. 61-62. - Autografa.
     
      Molto Ill.re Sig.re e Pad.ne Colend.mo
     
      Io resto talmente confuso dall'eccesso di cortesia di V. S. molto I., che non so da qual capo cominciare per rendergli le debite grazie de i tanti offizii fatti per me e dell'ardente affetto che mostra haver verso le cose mie; e credami che questa confusione mi ha ritenuto molti giorni dal prender la penna per dar risposta all'ultima sua, piena di tanti segni di benignità: e finalmente pur mi convien ricorrere all'istessa cortesia che con tanti obblighi mi lega, acciò da i medesimi mi assolva, appagandosi d'un puro affetto e d'una larga confessione del mio debito.
      Fu qua il S. Esaù(210), e già credo che dal medesimo haverà inteso V. S. come fui due volte seco a ragionamento, e come eramo restati in appuntamento che S. S.a mi favorisse di venire un giorno alla mia villa, situata in luogo eminente, per di lì poter esperimentar l'eccellenza del telescopio che havevo preparato per S. M.à(211), et anco veder il modo del maneggiarlo et insieme anco l'uso del piccolino, assai più difficile a poterlo circoscrivere con parole senza vederne la pratica.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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