Ho vedute le informazzioni che mi scrive circa gl'accidenti particolari de' flussi e reflussi(215), e gliene rendo grazie, aspettandone ancora altre particolarità che mi accenna: ma di grazia non si lasci trasportar tanto dal desiderio di favorirmi, che si metta sino a mandarmi copia di lunghi capitoli di libri stampati; et un'altra volta basterà avvisarmi l'autore, perchè qui si troverà. Questa amorevolissima diligenza di V. S. mi fa arrossire e disperar interamente delle mie deboli forze, impotenti a corrisponder mai con verun segno a tanta cortesia. Una cosa sola mi conforta, e questa è il veder a quanto buon mercato ella dà sì nobil mercanzia; che mi è argomento che il fondaco del suo petto ne sia abbondantissimamente ripieno, e che però ella sia per restare appagata di quel tenue prezzo che da me gli può venir contribuito: però di questo degnisi di satisfarsi per ora, sin che miglior fortuna mi porga occasione e potestà di poterla più proporzionatamente pagare. Intanto con vero affetto gli bacio le mani, come fo anco al S. Esaù, e dal S. Dio gli prego intera felicità.
Ieri fu da me qua su in villa la S.a Sestilia(216), per rivedere insieme il piccolo Galileino suo figliuolo, che è qui a balia in vicinanza. Ella sta bene, e sentendo che volevo scrivere a V. S., mi ordinò che in suo nome caramente la salutasse, sì come fo.
Da Bellosguardo, li 8 di Aprile 1630.
Di V. S. molto Ill.reAff.mo et Obblig.mo Ser.re
Galileo Galilei.
1998*.
MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Bellosguardo.
[Arcetri], 14 aprile 1630.
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