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      Mi perdoni la negligenza, e veda se l'inclusa sia a proposito; se no, ne aspetto la corretione.
      S.r Archangiola e tutte l'altre stanno bene, eccetto S.r Violante(244), che se ne sta con il suo solito flusso di corpo.
      La Madre badessa saluta V. S., e le tien ricordato quanto in voce le disse: ciò è che, se per sorte se li porgessi qualche occasione di procurar qualche elemosina per il nostro monastero, facci questa carità d'affaticarsi per amor di Dio e nostro sollevamento: et io di più aggiungo che veramente par cosa stravagante il domandare a persone così lontane, le quali, quando habbiano a far benefitio ad alcuno, lo vorranno fare a i loro vicini e compatriotti; non dimeno io so che V. S. sa, aggiustando il tempo, trovar dell'occasioni da poter ottener l'intento suo; e per ciò gli raccomando caldamente questo negotio, perchè veramente siamo in estrema necessità, e se non fossi l'aiuto che haviamo di qualche elemosina, andremmo a risico di morirci di fame. Ma sia pur sempre lodato il Signore, che con tutta la nostra povertà non permette che patiamo d'altro che di afflitione d'animo, per veder la nostra Madre badessa continuamente afflitta per questa causa; et io particolarmente molto gli compatisco e vorrei poterla aiutare, portandoli affetione più che ordinaria. Le ricordo ancora le reliquie che gli domandai, e per non tediarla finisco, salutandola insieme con tutte affettuosamente. E prego Nostro Signore che la conservi.
     
      Di S. Matteo, li 25 di Mag.o 1630.
      Di V. S. molto Ill.re


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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