Hieri, credendo che si negoziassero i Collegi, ricordai con una mia poliza il desiderio di V. S. al S.r Conte Orso(268), et hoggi ho fatto l'istesso per mezzo della cortesia del S.r Balì Cioli, essendomi convenuto restare in Fiorenza a tirare innanzi le speditioni degli ordinarii; et seguiterò, senza però mostrare di essere importuno, di servire a V. S. come devo. Et le bacio le mani.
Di Fiorenza, X Giugno 1630.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOblig.mo Parente et Ser.re
Geri Bocchineri.
Sul serrare delle lettere et a mezza notte è comparsa una staffetta di costà, et io adesso, che sono le 5 hore sonate, ricevo la lunga lettera di V. S. degli 8. Mi dispiace di quella cicalata(269) per il disgusto ch'ella ne sentiva, perchè nel resto si vede che Dio protege la innocenza, mentre ella è sempre più favorita costà dal S.r Card.le Barberini et dal Papa stesso, oltre a tutto il resto de' Signori et della Corte: et domattina mostrerò la lettera al S.r Balì, et si farà vedere anche al Gran Duca, se sarà stimato bene. Et in somma le persecutioni non abbasseranno, ma sempre più ingrandiranno, le sue virtù; et la invidia porta sempre seco la sua pena.
Mi dispiace la morte del P. Buonaccorsi, Cappuccino, mio zio, et mia madre ne sentirà disgusto: et anche in mio nome prego V. S. di baciare poi le mani al S.r Cav.re Buonaccorsi, fratello di lui; et mia madre riceverà per favore che ella li baci le mani a nome di lei. Et io di nuovo le bacio a V. S., tutto sonnacchioso.
2031.
GERI BOCCHINERI a [GALILEO in Roma].
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