Io me ne rallegro con V. S. con tutto l'animo, come fa anco mia moglie, e le rendiamo infinite grazie del pensiero che s'è presa di favorirci. Resta solo che la lontananza non le faccia scordare di darmi talvolta comodità di servirla, come io desidero e come la prego di fare liberissimamente. E mentre le prego dal S.r Dio ogni bene, le bacio con tutto l'animo le mani.
Di Roma, 7 di Luglio 1630.
Di V. S. molto Ill.reGalileo Galilei. Firenze.
Aff.mo Ser.reFranc.o Niccolini.
2037.
GIOVANNI CIAMPOLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 13 luglio 1630.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IX, car. 202. - Autografi il poscritto e la sottoscrizione.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Oss.mo
V. S., che non ha altro maggior pensiero che di honorarmi e di consolarmi, va sempre incontrando l'occasione di farmelo ogni dì più noto con il mezzo delle sue affettuose lettere, come le è piaciuto di fare al presente con la certezza che mi dà del suo felice arrivo e della continuata sua buona salute. Non poteva veramente in questo punto con altro miglior avviso comparirmi più grato, e sì come da Dio io riconosco la sua preservatione in stagione così perniciosa, così rendo affettuosissime gratie a V. S. dell'havermi fatto parte di così desiderato avviso. Il Sig.r Marchese(278), il Sig.r Giorgio(279) e gl'altri della conversatione se ne sono ancor essi rallegrati sopramodo, e le rendono duplicati saluti; et io, pregandole aumento d'ogni prosperità, le bacio con tutto l'animo le mani.
Di Roma, il dì 13 Luglio 1630.
| |
Dio Roma Luglio Galilei Niccolini Firenze Dio Marchese Giorgio Roma Luglio
|