Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Mi rallegro che il viaggio non le sia stato nocivo, ben che fatto in tempi tanto scommodi; accidente che dovrà inanimirla a rifarlo in più moderata stagione. Ricordisi della promessa, assicurandola che dalla nostra conversatione ella è sommamente desiderata. N. S.re parla di lei con parole di grande stima et affetto. V. S. mi conservi la gratia del S.r Aggiunti, e faccia offerta della mia amicitia al S.r Dino Peri, tanto lodato da lei.
S.r Galilei. Fir.eDev.mo Ser.re
Gio. Ciampoli.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei, a
Firenze.
2038*.
ESAÙ DEL BORGO ad ANDREA CIOLI [in Firenze].
Madrid, 13 luglio 1630.
Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea 4958 (non cartolata). - Autografa.
.... Sto attendendo con particolare desiderio l'ochiale per S. M.tà(280) per uscire di questo impegno, che non havrei mai pensato che ci fussi stato così attento....
2039.
MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Bellosguardo.
Arcetri, 21 luglio 1630.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 112. - Autografa.
Amatiss.mo Sig.r Padre,
Quando appunto andavo pensando di scriver a V. S. una carta di lamentationi per la sua lunga dimora o tardanza in visitarne, mi è comparsa la sua amorevolissima, la quale mi serra la bocca di maniera che non ho replica. Solamente me gl'accuso per troppo timorosa o sospettosa, poi dubitavo che l'amore che V. S. porta a quelli che gli sono presenti, fossi causa che si intepidissi e diminuissi quello che porta a noi, che gli siamo assenti.
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Aggiunti Dino Peri Galilei Galileo Galilei Firenze Stato Firenze Medicea Bellosguardo Padre
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