204. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Troppo avara mi riesce V. S. di poche parole, che pure ci frutterebbero tanta consolatione. Desideravo qualche avviso del suo arrivo, dell'udienze dateli da' Principi, dell'applauso fattoli dalla patria. Qua da N. S. si è parlato di lei spesso e con honorevolezza. Egli ha sollecitato me perchè io ricordassi al datario la speditione della sua pensione; et hora, senza haver bisogno di memoriali, spontaneamente S. S.tà l'ha assegnata, et ha fatto crescere li 60 scudi fino in cento(296). V. S. mi scriva una lettera, che io possa mostrarla con gusto a S. S.tà
Di questa buona nuova io chiedo la mancia. Vorrei cose di V. S., ma, per levarli la fatica, haverei caro che si servisse del S.r Peri, et in tanto mi facesse veder la diligenza di cot[esto] nobile ingegno. Chiedo la dimostratione di questa propositione: Se un mobile dopo haver disceso qualche spatio mantenessi velocità uniforme, in tempo eguale passerebbe spatio duplo al passato. Scrivo con fretta: forse non mi dichiaro con pulitezza; però ella m'intende. Per vita sua, non mi neghi questo desideratissimo favore, et il S.r Dino le potrà levar la fatica dello scriverlo.
Il S.r Marchese e 'l S.r Giorgio(297) le fanno mille saluti. Aspettiamo tutti il suo ritorno; et il nostro S.r Antonio le prepara con la tiorba e col canto ricreationi angeliche. Si conservi sana, come facciamo noi a dispetto delle pesti e delle guerre. Prego Dio che la consoli con le meritate contentezze.
Di Roma, il dì 10 d'Agosto 1630.
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Principi Peri Dino Marchese Giorgio Antonio Dio Roma Agosto
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