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      Roma, 14 settembre 1630.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 119. - Autografa la sottoscrizione.
     
      Molto Ill.e Sig.r Oss.mo
     
      Perch'io conosco in tante occasioni la cortesia di V. S., non mi maraviglio hora della memoria che ell'ha di favorir le persone che mi son care, come Anna Maria(320), la quale, ben che meriti per sè stessa et per le sue virtuose qualità la sua protettione, intendo sempre nondimeno che resti in me medesima il peso dell'obbligo, et per hora le ne rendo particolarissime gratie. Ho dato parte intanto al Vaiani, suo padre, di quanto passa; et perchè egli è un huomo del cervello che V. S. sa, et ha preso tempo a pensarci, mi converrà aspettar la sua risoluttione prima di poter risponder a V. S. precisamente, che di giusta ragione non doverebbe tardar molti giorni.
      Il favore che V. S. pensa poi di far al S.r Ambasciatore et a me di quell'occhiale, ci sarà caro straordinariamente, et aspettato et stimato come gioia con particolar nostra obbligatione. È ben vero che rispetto al pericolo che potrebbe correre per viaggio, per la sospensione del commerzio et per le difficultà che incontrano le lettere, non che le robe, riceveremmo per maggior favore che si compiacesse di farlo consegnare in casa nostra alla Sig.ra Caterina mia suocera, alla quale il S.r Ambasciatore scriverà, per più sicurezza, il modo et(321) quando sia meglio d'inviarlo a questa volta. Et pregando V. S. di qualche occasione di poterla servire, le bacio le mani.
     
      Di Roma, 14 di Sett.bre 1630.
      Di V. S. molto Ill.e


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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