L'augumento et ogn'altra mia pretendenza per la lettura di Pisa son certo che si risolverà in niente, non sentendo formarne pur un minimo accento; ma haveremo tempo a discorrerne insieme altre volte, perchè se bene si è stabilito che i lettori vadino a Pisa col far un poco di contumacia avanti che entrino nella città, tuttavia io non son per movermi di qui a caso, atteso che intendo per diverse strade che in Pisa son cominciati a scoprirsi carbonchi e enfiati pestiferi.
V. S. Ecc.ma non poteva dirmi cosa la qual con maggior gusto mi penetrasse al cuore di quel che ha fatto con accertarmi dell'acquisto conseguito nella dottrina del moto; perchè io mi imagino che dopo l'haver liquidissimamente e con intera evidenza comprese coteste massime principali, da lei adesso ridotte alla somma lucidità, l'intelletto nostro sia poi con tranquillità e dolcezza per passar successivamente al rimanente di quella specolazzione. Communicherò la nuova al nostro Sig.r Dino(344), il quale so che ne giubilerà.
Godo sommamente che l'impression de' Dialoghi non trovi quelli intoppi che i maligni vorrebbono. Fo capitale dell'avviso che ella mi dà di Bologna(345), e la ringrazio con affetto cordialissimo della premura che dimostra ne' miei interessi, contra o almen sopra ogni mio merito. Le bacio con ogni reverenza la mano, e faccio fine salutandola ossequentemente anco per parte del Sig.r Dino, il qual, sebene non ha ancora letto la sua, son certo che senza altri stimoli ha sempre in animo il reverirla e salutarla.
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