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      Fir., 28 8bre 1630.
      Di V. S. molto Ill. et Ecc.maObblig.mo S.re
      Niccolò Aggiunti.
     
     
     
      2077*.
     
      MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Bellosguardo.
      [Arcetri], 28 ottobre 1630.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 127. - Autografa.
     
      Amatiss.mo Sig.r Padre,
     
      Non havevo alcun dubbio che V. S. non dovessi farmi la grazia domandatale circa la copia della lettera per il nuovo Arcivescovo(346); e con tutto che ella dica di non haver fatto cosa buona, sarà non dimeno molto meglio di quello ch'io havessi mai potuto fare da per me. La ringrazio infinitamente, e con questa occasione gli mando 6 pere cotogne, quali ho provviste per haver inteso da lei che gli gustano e che non ne trovava, chè veramente di simili frutti ne è gran carestia, per quanto intendo; con tutto ciò, se mi sarà osservata la promessa che mi è stata fatta, credo che gliene manderò qualcun'altra.
      Havrò caro di intender se Vincentio sia poi andato a Prato. Io havevo pensiero di scrivergli l'animo mio intorno a questo, esortandolo a non partirsi o almeno a non lasciar la casa impedita, chè questa mi par veramente cosa strana, per gl'accidenti che potrebbono occorrere; ma dubitando di far poco frutto e molto scompiglio, ho lasciato di farlo, e tanto più che tengo speranza indubitabile che Dio benedetto sia per supplire con la Sua provvidenza ove mancano gl'huomini, non voglio dire per poca affezione, ma per poca intelligenza e considerazione. Saluto V. S. con tutto l'affetto insieme con le amiche, e l'accompagno sempre con le mie povere orazioni.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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