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      Però se non insegnia la maniera del rimuovere gl'infiniti impedimenti(382)che possano impedire e trattenere lo scorrere di detti mobili o fiumi per detti canali, non mi sento strignier in maniera che sia per mutarmi d'opinione. Anzi mi sovviene adesso che bisognierebbe necessariamente confessare che i fiumi e canali nel discostarsi dal loro principio andassino accrescendo la lor velocità con la proporzione de gl'eccessi de' numeri quadrati, la qual cosa non penso poi che lei creda in alcuna maniera.
      Però torno a dire a V. S. che mi pare che equivochi fortemente nel supporre che nello scorrere detti fiumi e mobili per detti canali sieno rimossi tutti gl'impedimenti(383), perchè in praticha è impossibile il fare tal cosa, e che supponghi quello che è in quistione, poichè si disputa se le svolte de' fiumi cagionino ritardamento o no alle correnti di fiumi, e V. S. vuole star forte su la dimostrazione del moto del S.r Galileo e concluderne l'istesso; sì che è necessario supporre, come ò detto, che sieno rimossi tutti gl'impedimenti(384), che pure ve ne sono infiniti, e che le correnti de' fiumi non sieno impedite e trattenute dalle svolte e torture di essi, che è quello che si disputa. Et se mi fussi concesso, come mi à concesso anche V. S., che quelle svolte cagionino un minimo impedimento(385), è impossibile che dalla prima svolta in giù la velocità del fiume o mobile possi per il torto agguagliare mai più la velocità per il diritto(386), cioè con la detta proporzione delle cadute, quando anche dopo tale svolta il canale fussi in una sola dirittura; poichè, come per altra mia le scrissi, si può dar caso che mediante le battute e ribattute che farà mediante tale svolta, nel cominciare la 2a dirittura si parta poco meno che dalla quiete; e molto meno l'agguaglierà se dopo quella ci saranno altre rivolte, come segue nel caso di Bisenzio, dove ne sono di quelle ad angoli tanto acuti e stravaganti, con tornare formatamente da mezzo giorno verso tramontana, che son sicuro che se V. S. si mettessi innanzi la pianta di esso(387), e pensassi solo al'effetto che farebbono dua mobili che scorressero per dua modelli di stagno, uno del letto di Bisenzio dalla Galera in giù, e l'altro del nuovo proposto da Alessandro Bartolotti, son sicuro, dico, che muterebbe pensiero.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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