Ma concesso anco che gettino egual quantità, e che tutte l'esperienze tornino benissimo, trattandosi del caso di Bisenzio, dove si tratta di dua canali che abbino i medesimi estremi e che sieno in un medesimo piano, potrà sempre mantenere che in casi simili seguirà quanto da lui è stato detto, e che mediante la gran differenza di pendenza da una dirittura al'altra et le ritornate che fa in dietro, necessariamente arà l'aqqua del canale torto minor velocità che non à quella del diritto; e facendone l'esperienza, dubito che al sicuro riuscirà a suo favore, come segue nelle cannelle torta e diritta. E se bene gli sarà replicato che questo segue mediante le percosse che batte l'aqqua nelle svolte et il ritardamento che in esse riceve, dirà che questo poco importa, poi che a lui basta che segua quanto à detto lui, siane qualsivogli la cagione, non si potendo dare dua canali nel medesimo piano che abbino i medesimi estremi, uno diritto e uno torto, senza differenza di declive dal'uno al'altro, e per conseguenza senza qualche svolta.
[vedi figura 2105a.gif][vedi figura 2105b.gif]
Quanto poi a quello mi disse V. S., che se l'aqqua mediante le svolte perderà di velocità, e per conseguenza crescerà di sezione, e che però se converrà alzare gl'argini nelle svolte, acciò non trabochi, mediante l'aqquistare maggior caduta sotto di esse andrà con maggiore velocità, tengho che assolutamente tale alzamento facci contrario effetto a quello dice. Perchè io dimando V. S., se in un fiume che sia lungho, v. g., un miglio, e che abbi dua braccia di caduta in tutta la sua lunghezza, facendo alla sua fine una pescaia che sia alta un braccio e levandoli un braccio di caduta, domando se nella detta lunghezza d'un miglio l'aqqua perderà di velocità o no.
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Bisenzio
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