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      La virtù induce affetti; onde non farà meraviglia se io, ambizioso e di servirla e di contraer con lei amicizia e di participar del lume che splende dal suo vivacissimo e saldo intelletto, mi lassi traportare e trascorrere a esibirle con questa la mia pronta servitù, a pregarla della participatione della sua gratia, et a molestarla con la missione delle qui incluse materie(415), con speranza, non che desiderio, di sentir sopra esse il suo saggio e profondo e real giudizio; assicurandola che non sono state vedute mai più da altra persona, perchè sono penzieri cadutimi nell'età mia più giovane et in tempi di mia quiete, doppo i quali applicatomi alle armi e per molti anni, non ho havuto nè potuto haver voglia nè comodità di ritornarvi, eccetto che adesso per la inondatione dell'otio tra chi qua s'attiene al mestier dell'armi.
      So che V. S. è occupata intorno acutissime e gravissime speculationi; ma so insieme che ella è di genio così gentile e cortese, che mi assicura di doversi compiacere a honorarmi di dar una veduta a queste bagattelle e significarmi il suo sincero parere intorno esse, assicurandola insieme che da me sarà stimato un tal favor eccessivamente. E se le qui incluse supposizioni e nona proposizione saranno da V. S. giudicate per vere e salde in ogni lor parte (sopra di che dubbito gagliardissimamente), voglio ardir di assicurarla di volerle e poterle mandar poi una fabbrica di macchina di conclusioni o dimostrationi, divise in tre libri, che non le dispiacerà il fine loro; il qual, ch'io sappia, da nissun altro è stato conseguito, ancor che da molti ricercato.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604