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      Così havessi ella qualche ripiego per Vincentio, acciò, con guadagnar egli qualcosa, a V. S. si alleggerissino i fastidii e le spese, et a lui si tagliassino l'occasioni del potersi lamentare. Di grazia, Sig.r padre, poi che V. S. è nata e conservata nel mondo per benefizio di tanti, procuri che fra questi il primo sia suo figliuolo: parlo nel trovarli avviamento, chè quanto al resto so che non ci bisognano raccomandazioni; e di questo particolare discorro solo per interesse di V. S., per il desiderio che ho di sentire ch'ella stia in pace e unione con il medesimo Vincentio e sua moglie, e viversene nella sua quiete: il che non dubito che sortirà, s'ella gli farà ancora questo benefizio, molto desiderato da lui, per quanto ho potuto comprendere tutte le volte che gl'ho parlato.
      Sento anco grandissimo disgusto di non poterle dar quella sodisfazione che vorrei circa il tener qua in serbo la Virginia(444), alla quale sono affezionata per esser ella stata di sollevamento e passatempo a V. S.; già che i nostri superiori si sono dichiarati non voler in modo alcuno che pigliamo fanciulle nè per monache nè per in serbo, perchè, essendo tale la povertà del convento quale V. S. sa, si rendono difficili a provveder da vivere per noi che già siamo qua, non che voglino aggiugnercene dell'altre. Essendo adunque questa ragione molto probababile, et il comandamento universale per parenti et altre, io non ardirei di ricercare da Madonna o da altre una tal cosa. Assicurisi bene che provo una pena intensa, mentre mi trovo priva di poter in questo poco sodisfarla; ma finalmente non ci veggo verso.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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