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      Hora quando, conforme all'osservazione di V. S. Ill.ma, si vadia mutando la meridiana, dovranno tali occasi et orti solstiziali mutarsi contrariamente, et in non lungo tempo farsi sensibili col mezo d'una tanto esquisita osservazione; nella quale V. S. potrà vedere quali minuzie si possono osservare ne i corpi interposti tra 'l sole e l'occhio, mercè del telescopio.
      Quanto al riscontrar la meridiana con li 2 strumenti posti nella facciata di S.ta Maria Novella, l'ho per cosa difficile e mal sicura, sì perchè essi strumenti son piccoli, sì ancora perchè il pavimento sottoposto, per essere inegualissimo, non è punto accomodato al potervi disegnare una nuova meridiana; oltre che non so quanto fusse da fidarsi de i 2 strumenti, che in molti anni possono aver patito delle alterazioni, ma non simile a quella dell'oppositore a V. S., che stima la mutazione del foro sublime nella lor cattedrale potere essere stato progiudiziale al riscontrar le meridiane de' nostri tempi con le antiche già segnate, sì che la mutazione detta possa alterar sensibilmente la loro equidistanza, che rimarrebbe impercettibilmente alterata quando anco esso foro fusse trasportato ad occidente o ad oriente per cento o più miglia e quando anco esse meridiane fusser lunghe molte migliaia di braccia. Ma e di questo e di simili oppositori V. S. non deve fare stima alcuna, ma ridersene, essendo loro non men ridicoli di quelli che in sì gran numero opponevano a i primi miei scoprimenti celesti, persuadendosi (come avvezzi in altercazioni strepitose di parole vane) di poter con testi, autorità, silogismi e loro stoltizie, tirare il corso della natura a conformarsi con i loro sogni.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





Maria Novella