Prego V. S. di gradire in questo poco il molto desiderio che ho tenuto di servirla; et se tra' miei scritti et libri ritroverò altro a proposito, ne farò parto a V. S., alla quale bacio di tutto cuore le mani.
Di Fir.ze, li 28 di Giugno 1631.
Di V. S. molto Ill.reAff.mo Serv.re
Gio. Fran.o Buonamici.
2187.
BONAVENTURA CAVALIERI a GALILEO in Firenze.
Bologna, 1° luglio 1631.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XI, car. 178. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
Se bene ho scritto a V. S. Ecc.ma sollicitandola per l'osservatione in S. Maria Novella(564), al che ella ha risposto esser cosa difficilissima, non è però che 'l S.r Cesare et io non habbiamo dato fede alle sue parole, che in somma v'entri gran difficoltà; e tanto più ci confermiamo, quanto da alcune osservationi, che habbiamo fatto intorno al solstitio estivo, habbiamo visto come non è sì facile il mettere in essecutione quello che s'intende. Vedessimo di trovar la nuova meridiana, e veramente era differente dalla vecchia; ma perchè variava troppo in spatio di 70 over 80 anni, cioè circa g. 5, perciò credo che di ciò ne sia stata causa l'imperfettione dell'istrumenti adoperati, che veramente non erano molto giusti: e adoperando una staggia longhissima per descriver un pezzo di circonferenza, per trovar la meridiana con l'umbre eguali antemeridiane e pomeridiane, non si poteva haversi quella essattamente. Perciò nè 'l S.r Cesare nè io facciamo molto conto di queste osservationi, fatte da noi più tosto per invitare et animare alcuni giovani studiosi di queste professioni all'osservationi, e per disponerci a farle altre volte con essattezza.
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Fir Giugno Serv Buonamici Firenze S. Maria Novella Cesare Cesare
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