La supplico insieme, con occasione, a far umilissima reverenza in mio nome all'Emin.mo Card.le Barberino(571), nostro Signore; et a V. S. Ill.ma con reverente affetto bacio le mani e prego intera felicità.
Da Firenze, li 7 Luglio 1631.
Di V. S. Ill.maDev.mo et Obblig.mo Ser.re
Galileo Galilei.
2190*
CESARE MARSILI a GALILEO in Firenze.
Bologna, 8 luglio 1631.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XI, car. 180. - Autografi il poscritto e la sottoscrizione.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r P.ron mio Oss.mo
Ho comunicato con quanti mi sono fatti contro, i quali gustono delle materie e non sono abili metter alcun intopo, la deliberatione di Roma di concederli pur al fine licenza, doppo esser stata tanto dibattuta in Roma, di publicare li suoi Dialogi della cagione del flusso et riflusso del mare, per pensiero di lei cagionato da i motti della terra, e anche al S.r Cottunio(572) medesimo, qual, senza che il publico gli habbia dato questo titolo, si professa eminente di filosofia in cotesto studio, il quale hora stampa De terre stabilitate, col quale alcuni mesi sono conferii le difficultà che ella haveva in publicarli. Si è molto adolorato, per quanto mi ha parso, in vedere che, contro il decreto, come egli dicie, della Congregatione dell'Indice, V. S. habbi spuntato il poterne, ancorchè come per favola e senza determinatione veruna, filosoficamente porgere occasione di credere quello che è contro alla verità cattolica, alla quale nè la filosofia(573) o astronomia può veridicamente contradire, essendo imposibile che la verità di una cosa non sia una sola, non pensando che la mobilità del sole scansi il decreto, come io gli ho detto et è stato confirmato da cannonisti e teologici.
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