S.r Galilei. Fir.eDev.mo Ser.re
Gio. Ciampoli.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Firenze.
2201*.
MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Bellosguardo.
Arcetri, 27 agosto 1631.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 154. - Autografa.
Amatiss.mo Sig.r Padre,
Ci lamentiamo del tempo, invidioso del gusto che noi, insieme con V. S., in questo giorno havremmo potuto prendere con ritrovarci in compagnia. Ma, se piacerà a Dio, spero che potrà seguir presto un'altra volta; et in tanto godo con la speranza di dover haverla continuamente qua vicina, sì come per l'imbasciata fattami dalla Piera comprendo: e la prego a prosseguire l'impresa, acciò riesca il nostro disegno(587), che, come V. S. vorrà, credo che si supererà ogni difficultà.
Stasera compartirò la buona provvisione mandata da lei con le amiche, ma della ricotta non ne prometto a troppe. La ringrazio per(588) parte di tutte, e di cuore me le raccomando.
Di S. Matteo, li 27 di Agosto 1631.
Sua Fig.la Aff.maSuor M.a Celeste.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.r Padre
Il Sig.r Galileo Galilei, aBellosguardo.
2202.
MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Bellosguardo.
Arcetri, 30 agosto 1631.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 155. - Autografa.
Amatiss.mo Sig.r Padre,
Se la misura o indizio dell'amore che si porta ad una persona è la confidenza che in lei si dimostra, V. S. non dovrà star in dubbio se io l'amo di tutto cuore, come è in verità; poi che tanta confidenza e sicurtà piglio con lei, che qualche volta temo che non ecceda il termine della modestia e reverenza filiale, e tanto più sapendo ch'ella da molti fastidii e spese si trova aggravata.
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