Rispondendo ora a gl'altri particolari della sua lettera, gli dico non haver veduto opera alcuna di Seleuco, antico matematico, e volentieri vedrei quello che ella m'accenna havere inteso da D. Gostanzo(652).
Il primo libro del moto fo pensiero di publicarlo subito dopo i Dialogi: intanto rendo grazie a V. S. Ill.ma dell'affetto benigno che(653) [....................................................................]Aspetterò con desiderio lettere et ingresso all'amicizia dello studente Franzese(654), nominato da V. S.
Son sicuro che gl'altri SS.ri Lincei vedranno con gusto et ammirazione quello che V. S. Ill.ma scrisse a me in proposito della meridiana; ma di questi il S. Fabri(655) passò a miglior vita, ed il S.r Stelluti credo che sia ancora in Roma appresso l'Ecc.ma S.ra Principessa(656). Quanto al successore, si era fatto assegnamento sopra l'Eminentissimo S>. Card.l Barberino; ma egli si è lasciato intendere, parergli conveniente che il successore debba esser descendente da principe(657), come principe era il passato, cosa che renderà difficile il trovar successore.
Non posso, astretto da molte urgenzie, esser più con V. S. Ill.ma, anzi la prego a far mie scuse col P. F. Buonaventura se non rispondo alla sua; e con tal fine, con la debita reverenza, gli bacio le mani e prego felicità.
D'Arcetri, li 29 di 9mbre 1631.
Di V. S. Ill.maDev.mo et Obblig.mo
Ser.re Galileo Galilei.
2223*.
LODOVICO LODOVICI a [GALILEO in Firenze].
Macerata, 29 novembre 1631.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori.
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