Bologna, li 18 Dec.re 1631.
Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.ma
Se io potessi havere una copia de' suoi Dialogi, overo che fossero consignate a me le copie che dovranno vendersi a Bologna, vorei tenerle in reputatione col farne vedere una, prima dell'altre otto o dieci giorni, al S.r Car.le Legato(669), Mons.r Vicelegato(670), miei padroni et amorevoli del S.r Iacomo Francese(671) e ben affetti verso V. S. Ecc.ma Pigliarà perciò in questo la sodisfatione del stampatore o libraio.
Aff.mo Se.reCesare Marsili.
2229*.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 20 dicembre 1631.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXX, n.° 23. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.re e P.ron Col.mo
La lettera di V. S. molto Ill.e del primo del corrente mi è stata portata questa sera solamente: però non ho che dirli altro in risposta, solo che trovarò l'Arisio, e li parlarò in modo che credo che la sodisfarà; se non mi adossarò io a farlo pagare a forza, perchè qui a Roma si farà ragione.
Il nostro Mons.re Ciampoli si ritrova indisposto di dolori colici, e li ho fatto riverenza in nome di V. S., e così a Mons.r Pallavicino(672), che era presente; e tutti dua li baciano carissimamente le mani. Io sto bene al solito, e son tutto suo come sempre. Mi perdoni se son breve, perchè servo Monsignore(673): e li bacio le mani.
Di Roma, il 20 Xmbre 1631.
Di V. S. molto Ill.reS.r Gal.o
Aff.mo e Oblig.mo Ser.re e Dis.loDon Benedetto Castelli.
Fuori, d'altra mano: Al molto Ill.re Sig.r e P.ron mio Col.mo
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