Il Sig.r Galileo Galilei, p.o Fil.o e Matt.co di S. A. S.
Firenze.
2230.
GERI BOCCHINERI a [GALILEO in Firenze].
Pisa, 25 dicembre 1631.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IX, car. 280. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Hebbi la lettera di V. S., et la participai al S.r F. Ainolfo(674), al quale poi detti il memoriale, formato da me in quella maniera ch'egli mi prescrisse; et il S.r F. Ainolfo mi ha promesso che quanto più presto potrà vedrà di spedire il negozio: nè io lascerò di far la parte di sollecitatore. È ben vero che, da hieri et hoggi in poi, che sono state giornate di devotione, S. A. del continuo è stata a caccia, di dove la sera torna molto tardi et spesso bagnata, rispetto a questi paduli, onde conviene che si muti habiti et che poi spedisca lettere et negozii: il che ho voluto accennare a V. S. per giustificatione del S.r F. Ainolfo, se forse indugerà a fare spedire questa grazia ch'ella desidera del frugnuolo.
Il S.r Vincenzo(675) nostro mi ha accennato che V. S. desidera di havere, in caso di malattie o d'altro, una camera nella sua casa della Costa, per ritirarvisi se bisogni; et io ho risposto a lui, et hora avviso a V. S., che tutti noi usciremmo anche del proprio letto per servirla, non che le facessimo luogo nella sua propria casa. Anzi carissima ci è questa occasione di tornare nella sudetta casa della Costa, perchè vi sarà maggiore commodo, che non è in quella che tenghiamo da S.ta Felicita, di ricevervi V. S. ne' sudetti casi e quando mai le piaccia; perchè in assenza del S.r Vincenzo et della Sestilia ella non può esser servita nè trattata con più amore da alcuno che da noi, che la riveriamo in luogo di padre: et certo che questo è stato uno de' primi pensieri che habbiamo havuto nell'accettare l'offerta fattaci dal S.r Vincenzo della casa.
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