2247**.
GIO. BATTISTA LANDINI a CESARE MARSILI in Bologna.
Firenze, 27 febbraio 1632.
Arch. Marsigli in Bologna. Busta citata al n.° 1688. - Autografa.
Ill.mo Sig.re salute.
Vengo con questa mia a avisarla come consegniai alla condotta del Moriani, quale invia costė a Mag.co Domenico Vannucci, un fagotto, entrovi n.o 32 opre del Gallileo; che dua vi sono, una per lei e altra per un altro che non mi ramento il nome(704), ma in su detti libri vi č scritto il nome di V. S. Ill.ma, e cosė a quello altro; e n.ro 30 si potranno consegniare al Mag.co Vincenzio Cozzi, secondo che lei mi dice, al quale scrivo il prezzo e costo di esse(705): e potranno vedere di averle quanto prima, perchč l'ō raccomandate a questi condottieri. Altro per questa non mi occorre, essendo sempre a' sua comandi.
Di bottega, in Firenze, gli 27 di Febraio 1631(706).
Di V. S. Ill.maAff.mo Servitore
Gio. Batista Landini.
Fuori: Al'Ill.mo Sig.re Cesare Marsilli, P.ne Coll.mo, inBolognia.
2248.
PIETRO GASSENDI a GALILEO [in Firenze].
Parigi, 1° marzo 1632.
Dalle pag. 45-46 dell'edizione citata al n.° 1729.
Viro aeternum suspiciendo Galileo Galilei,
Magni Hetruriae Ducis Mathematico,
Petrus Gassendus S.
Pergrate accepi, perillustris vir, quam mihi salutem voluisti ex epistola ad Diodatum dici. Doleo, postremas literas meas ad te datas intercidisse; sed foelicem me, quod non propterea te minus in me propensum experiar! Mitto novellum munusculum(707): tu ut debitum excipe, cum referendum ad te sit quidquid debetur tuis inventis. Nisi id videor cum ingenti exaggeratione hac vice testatus, id feci ut calculo meo (tamesti illo non indigeres) generosius et citra omnem assentationem commendareris.
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