E quell'altro, del moto retto de' pianeti per naturalmente conseguire la velocità c'hora possedono nel circolare, non è ella singolare! e tante altre. La lucidezza puoi con che vengono spiegati li punti che parevano impercettibili, chi non la deve ammirare! Io sto con ansietà inesplicabile ad aspettar che V. S. arrichisca li studii humani di questi reconditi thesori, al che piaccia a Dio conservarla in sanità e prosperità; e le bacio le mani.
Ven.a, 3 Luglio 1632.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.r Galileo.
Devotiss.o e Partialiss.o
F. Fulgentio.
2280*
ANTONIO SANTINI a GALILEO in Firenze.
Pavia, 14 luglio 1632.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVIII, n.° 161. - Autografa.
Molt'Ill.re S.r Ecc.mo, S.r mio Col.mo
Tanto longo silenzio so che non mi haverà fatto cancellare dalla sua memoria: sono quell'antico di sempre, servitore suo. Stando in Genova questi giorni, viddi il suo libro dei Dialogi del sistema; e perchè sono venuto in Lombardia da tre mesi in qua, ho procurato di haverne uno, e trovandomi in Pavia quieto, l'ho scorso tutto con mia grandissima sodisfattione: di che, con più comodo di scrivere. Vi è un libraro qua che ne piglieria una partita; mi è parso bene di avvisarlo a V. S., perchè saranno sino a 50 copie, et io le farei pagar costì il denaro alla consegna. Si degni di avvisarmi il prezzo.
Ho stimato con quest'occasione incontrar qualche servitio di V. S.: se così è, l'intenderò con gusto, e che voglia comandarmi. Credo fermarmi qua sino a' freschi, poi tirarmi a Roma: ovunque sarò, la servirò. Et le bacio le mani.
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