Pavia, 14 Luglio 1632.
Metta sopra le lettere: a S. Maiolo.
Scrivo alla semplice, perchè aprono li pieghi a' lazaretti. La risposta l'invii a Lucca al Sig. Agostino Santini.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re Oblig.mo
D. Antonio Santini.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Col.moIl S.r Galileo Galilei, in
Fiorenza.
2281.
FULGENZIO MICANZIO a GALILEO [in Firenze].
Venezia, 17 luglio 1632.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XI, car. 222. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo Sig.r, Sig.r Col.mo
L'Ill.mo Sig.r Comissario Alfonso Antonino è di que' ingegni che la natura non produce se non in centurie d'anni: colmo d'eruditione, ma tanto pespicace nelle cose naturali, che è stupore. Mi pare un di que' degni interlocutori di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma M'è convenuto mandarli il libro di V. S. prima di rilegerlo. Me ne scrive questa lettera che mando, aciò vegga la stima ch'e' fa et è per fare quando l'habbia divorato e puoi ruminato. Prenda V. S. corraggio: dia agl'huomini che meritano nome di filosofi questa felicità. Il mio godimento è tale, che se fossi astretto ad essere privato o del solo libro di V. S. o di tutti gl'altri che trattano di scienze, testor Deum che elleggerei più tosto rimaner con questo solo; e non ho per huomo di senso nelle cose naturali chi havesse altro senso. Ma che sarà puoi, quando V. S. negl'altri Dialoghi habbia esplicate l'altre sue maraviglie? Ella haverà conseguito appresso gl'huomini da bene quel punto al quale nissuno è arrivato, et che io in tanti anni ho sicuramente tenuto o che non fosse attingibile o che fosse riservato al solo Sig.r Galileo.
| |
Luglio S. Maiolo Lucca Santini Oblig Antonio Santini Galileo Galilei Firenze Comissario Alfonso Antonino Deum Dialoghi
|