Il viaggio ch'io feci a Fiorenza alcuni anni sono per vederla, mi ha lasciato un desiderio ardente di ritornare quanto prima io possa havere un poco di pausa dal servizio di questi Signori, nel quale io sono impiegato. Il Padre Maestro Fulgentio dei Servi mi ha fatto il favore di parteciparmi il libro, con mio grand'obligo. Sto con aspettatione impatiente degli altri, che, se non gli haverò prima, penso di venir a ricevere dalla sua mano; la quale io le bacio con pieno afetto e con molto desiderio di poterle dimostrare, con altro che con la penna, la conoscenza che tengo, ed in conseguente la stima che faccio, del suo gran merito.
Di Verona, li 24 Luglio 1632.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Ser.re Aff.moAlfonso Antonini, Comis.o Generale della Cav.ria
2283**.
FILIPPO MANNUCCI a [GALILEO in Firenze].
Venezia, 24 luglio 1632.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal. P. I, T. X, car. 37. - Autografe la firma e le parole "e Comp.re", che immediatamente la precedono.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r Oss.mo
Devo risponder alla gratissima di V. S. de' 9 stante e ringratiarla dell'honor che mi ha fatto nel favorirmi del libro de' sua Dialoghi, perchè le sue opere le stimo come gioie pregiatissime, sia perchè così in sè stesse meritono, come anco per l'amor et affettione che porto a tutto quel che da lei depende. Mi dispiace bene, haver inteso che il Sig.r Michel Agnolo(771) se ne andassi in Paradiso, il che non ho mai saputo se non adesso; e l'ultima volta che lo veddi fu a questa istessa tavola ove fo scrivere, chè nell'andar in Baviera mi favorì venir a desinar meco(772): e se V. S. comanderà ch'io cerchi d'intender qualcosa della sua famiglia in questi travagli, harò modo di poterlo fare, tanto più prosperando adesso li affari imperiali e dell'istesso Duca contro il Re di Svetia.
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