Al S.r Amb.re Niccolini. 24 Agosto 1632".
La lettera di V. E. et i bisbigli che qui vanno attorno sopra i giudizii varii che qui, costà et in altri luoghi si fanno sopra il Dialogo del S.r Galileo ultimamente stampato, e dedicato a S. A., hanno porta occasione alla medesima A. S. di discorrer meco allungo sopra tal materia, e finalmente che io debba, di suo comandamento, significare a V. E. gl'infrascritti particolari.
E prima, che S. A. resta grandemente ammirato che un libro, presentato dall'autor medesimo in Roma in mano della suprema autorità, e quivi attentissimamente letto e riletto, e, non dirò di consenso ma a i preghi dell'istesso autore, emendato, mutato, aggiunto e levato tutto quello che fusse piaciuto a i superiori, e più fatto l'istesso esame ancora qui, conforme all'ordine e [co]mandamento di Roma, e finalmente licenziato là e qua, e pubblicato qui con le stampe, debba hora, passati 2 anni, esser sospeso, e proibitone all'autore et allo stampatore di più darne fuore.
Accresce a S. A. la maraviglia il sapere come in detto libro non si determina mai proposizione alcuna delle 2 principali che qui si trattano, ma solamente si propongono tutte le ragioni, osservazioni et esperienze che per l'una e per l'altra opinione addur si possono; e questo solo, come sicuramente sa S. A., per benefizio di S. Chiesa, acciò, intorno a materie per lor natura difficili a intendersi, possano quelli a chi sta il deliberare, con minor fatica e dispendio di tempo comprendere in qual parte pieghi la verità, e con quella concordare i sensi delle Scritture Sacre.
| |
Amb Niccolini Agosto Dialogo Roma Roma S. Chiesa Scritture Sacre
|