Proccurai di far toccar con mano che non poteva farsi portar da altri, chi non voleva render quegli altri due diversi da quel che sono, e che la chiusa che fa il Salviati con quel luogo della Scrittura Sacra convinceva pienamente che il detto Salviati ne faceva la dovuta stima e s'acquietava. Tra questo e altro, che dirò, m'è paruto di comprendere che il negozio sia alquanto addolcito, perchè dove prima io aveva avuto qualche dubbio d'alcuna poco matura resoluzione, veggo ora inclinarsi a far passar le cose per i suoi piedi; e se non parla la lingua diversamente dal quore, spero che con poca cosa che si levi o che s'aggiunga per maggior cautela, secondo che da essi si pretende, abbia il libro a restar libero.
Non finirono quivi i nostri discorsi, perchè cominciando io a vedere alquanto rasserenato, mossi proposito intorno al punto principale, e che io non ero lontano dal credere che se gli anni addietro fosse stato ben ponderato tutto ciò che si poteva considerare in questa materia, non si sarebbe forse proceduto a far quel Decreto (e questo in altro ragionamento me l'ha confessato il Padre Rev.mo, e dettomi di più asseverantemente che se egli fosse stato all'ora in Congregazione, quanto a sè non l'arebbe mai permesso); poi che non avendo mancato il S.r Galileo d'avvertire a' luoghi della Sacra Scrittura che apparivano contrarii alla posizione Copernicana, aveva in una sua scrittura, diretta a Madama Ser.ma(799), diffusamente mostrato, con l'autorità dei SS.i Padri e di S. Agostino in particolare, come tali luoghi, ben intesi, non potevano apportar pregiudizio alla detta posizione.
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