Ma sopra tutte le cose dice, con la solita confidenza e secretezza, essersi trovato ne' libri del S.to Offizio, che circ'a 12 anni sono, essendosi sentito che il S.r Galilei haveva questa opinione e la seminava in Fiorenza, e che per questo essendo fatto venir a Roma, li fu prohibito, in nome del Papa e del S.to Offizio, dal S.r Card.l Bellarmino il poter tener questa opinione, e che questa sola è bastante per rovinarlo affatto; e dice che veramente non si maraviglia che S. A. si muova con tanta premura, mentre non li son state rappresentate tutte le circustanze di questo negozio. Et in somma prega S. A. di crederli che non si possa far servizio alcuno al S.r Galilei, se non con l'andar per adesso molto placidamente, e che di tanto le dà parola e le giura sopra l'honor e sopra l'anima sua, aggiugnendo che, sortisca altrimenti, promette di constituirsi a Fio
renza in mano di S. A., perchè lo gastighi fino al farli tagliar la testa; supplicando intanto che la devottione verso l'A. S., che lo fa parlar con simil confidenza, non li sia di pregiudizio, col palesarsi questi discorsi; aggiugnendo per ultimo che il Papa può dir poi molte cose in queste materie, che non può dir lui. Et le bacio le mani.
Roma, XI Sett.bre 1632.
Di V. S. Ill.maS.r Balì Cioli.
Obl.mo Ser.reFranc.o Niccolini.
2303*.
ANDREA CIOLI a FRANCESCO NICCOLINI [in Roma].
[Firenze], 16 settembre 1632.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. II, car. 80. - Minuta non autografa.
.... Nel negozio del S.r Galilei si piglierà il consiglio del buono amico che ne ha parlato ultimamente a V. E., et ella potrà ringraziarlo dell'affetto et della cortesia con che ne ha discorso.
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