E qui a V. S. Eccl.ma faccio cordialissima reverenza.
Bologna, 21 Settembre 1632.
Di V. S. molto Ill.e et Eccl.maParc.mo Se.re Vero
Cesare Marsili.
Fuori: Al molto Ill.re et Eccl.mo S.r mio Osse.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Firenze.
2309.
TOMMASO CAMPANELLA a GALILEO in Firenze.
Roma, 25 settembre 1632.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XI, car. 288. - Autografa.
Sig.re Ecc.mo
Ho fatto il possibile per servirla; e s'io scrivessi a lei le ragioni urgentissime et interessi donde non si devean movere a far contra lei, si stupirebbe. Ex arcanis eorum sacris et politicis. Non fui ammesso; e pur informai un Eminentissimo, che sostenne l'impeto di contradicenti, e si dilatò da mattutino ad un'altra di vespro: e pure non so che si è fatto. Ma non spero bene, mentre io non fui ammesso, e qualche persona m'ha minacciato. Però non dico altro in questa. Desidero la sua presenza per etc. A Dio. Concordiamci col voler divino, e crediamo che se le cose(825) naturali tutte son fatte con arte e sapienza infinita, anche le morali et politiche, seben a noi pare al roverso, e siamo figli dell'obedienza. Quando s'affreddarà il sangue, dirò a lei più. A Dio.
Roma, 25 7bre 1632.
Di V. S. Ecc.maSe.re et Amico
T. Campanella.
Fuori: Al Sig.r Galileo Galilei,
Filosofo e Mat.co dell'Altezza di Toscana, P. Oss.moFirenze.
2310*.
CLEMENTE EGIDII ad ANTONIO BARBERINI in Roma.
Firenze, 25 settembre 1632.
Cfr. Vol. XIX, Doc. XXIV, b, 22).
2311*.
FRANCESCO BARBERINI a GIORGIO BOLOGNETTI in Firenze.
Roma, 25 settembre 1632.
Bibl. Vaticana.
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