Questa, Em.o Sig.re, è quella afflizzione, la quale, continuando senza alcuna intermissione di rigirarmisi per la mente, con l'havermi aggiunto una continua vigilia al peso di 70 anni et a più altre mie corporali indisposizioni, mi rende sicuro, entrando in un viaggio per lunghezza e per straordinarii impedimenti et incomodi faticoso, che io non mi condurrei con la vita alla metà; onde, spinto dal comune natural desiderio della propria salute, ho preso resoluzione di ricorrere all'intercessione di V. Em., inanimito da quella ineffabile benignità che ciascheduno et io sopra tutti per più esperienze ho conosciuta in lei, supplicandola che mi faccia grazia di rappresentare a cotesti pr[udentissimi] Padri il mio [compassionevo]le stato presente, non per sfuggire il render conto delle azzioni mie, perchè ciò è da me somamente bramato, sicuro di poterci fare non piccol guadagno, ma solo perchè si compiaccino di agevolarmi il potergli obbedire e 'l sincerarmi. Non mancherà alla prudenza de i sapientissimi Padri modo di poter benignamente ottener l'intento loro: et a me per hora si rappresentano due maniere. L'una è, che io sarò prontissimo a distendere in carta e rappresentare minutissimamente e sincerissimamente tutto 'l progresso delle cose dette, scritte et operate da me, dal primo giorno in qua che furon suscitati moti sopra 'l libro di Niccolò Copernico e sua rinovata opinione; nella quale scrittura io son più che sicuro di far talmente chiara e palese la sincerità della mia mente et il purissimo, zelantissimo e santissimo affetto verso S.ta Chiesa et il suo Rettore e ministri, che non sarà alcuno, che sendo ignudo di passione e di affetto alterato, non confessi essermi io portato tanto piamente e cattolicamente, che pietà maggiore non haverebbe potuto dimostrare qualsivoglia de i Padri che del titolo di santità vengono insigniti.
| |
Padri Padri Niccolò Copernico Chiesa Rettore Padri
|