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2345*.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 13 novembre 1632.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXX, n.° 26. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.re e P.ron mio Col.mo
Non manco di servire V. S. molto Ill.re in tutte le occasioni che mi si rappresentano, e le vo cercando; ma io non posso con le mie corte viste arrivare all'altezza di quelli a chi sta la somma del negozio: intendo però che il negozio non è in totale precipizio. Mi arrischiai, come da me, fare una parlata, con quella riverenza che si conveniva, all'Em.mo Sig.r Card.l Ginetti(878), dal quale nel fine riportai assai buone parole in generale. Credo, per quanto intendo, che li sarà concessa dilazione del termine di venire a Roma: in tanto forsi le cose pigliaranno altra piega. Ma quanto al suo libro stia consolata, chè chi lo vede e intende, non solo resta sodisfatto a pieno, ma con meraviglia e stupore.
Il nostro Mons.r Ciampoli, re de' galanthuomini, li bacia le mani carissimamente; e io li vivo servitore di tutto cuore, e li fo riverenza.
Di Roma, il 13 di 9mbre 1632.
Di V. S. molto Ill.reS.r Gal.o
Devotis. e Oblig.mo Ser.re e Dis.loDon Benedetto Castelli.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.re e P.ron mio Col.mo
[....]lileo Galilei, p.o Fil. di S. A. Ser.maFirenze.
2346*.
FRANCESCO GALILEI a [GALILEO in Firenze].
Venezia, 13 novembre 1632.
Bibl. Naz. Fir. Appendice ai Mss. Gal., Filza Favaro A, car. 34. - Autografa.
Molt'Ill.re Sig.re e P.ne mio Col.mo
Riceverò sempre a honore particolare che V. S. si compiaccia di comandarmi, perchè, in risguardo delle sue condizioni e della sua somma virtù, devo rallegrarmi di tutte le occasioni che mi si porgeranno di servirla, come proprie del mio desiderio per acquistare la sua buona grazia.
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