Ma con tutte le diligenze possibili non potetti cavar altro da S. S.tà, se non che era necessario che V. S. venissi a Roma per esser esaminata qua, et che per questo V. S. vedesse di pigliarsi tutte le comodità possibili, et che il S.r Card.l Barberini darebbe anche ordine acciò la quarantena gli fusse agevolata con le commodità e col numero de' giorni, perchè in effetto non si poteva dispensarla dal venir qua. Ho supplicato ancora nell'istessa maniera il S.r Card.l Barberini; ma S. Em.za si scusa col non poter haver sensi contrarii a S. B., e che procurerà solo di facilitarle, per quanto sarà possibile, le quarantene. Et perchè in proposito di qualche proroga almeno circa al suo venir qua non si è presa resolutione alcuna, son restato con Mons.r Boccabella Assessore che egli ne faccia nuova istanza nella sua prima audienza; et ha promesso di portar il negozio con ogni maggior affetto, non ostante che questa sera si scriva strettamente, in esecuttione delli ordini della Sacra Congregazione, che ella se ne venga a questa volta. Che è quanto per hora posso dir a V. S., alla quale con altre aggiugnerò quel di più che si ritrarrà, dispiacendomi d'haver in questo negozio così poca fortuna in servirla. Et le bacio le mani.
Roma, 13 9mbre 1632.
Di V. S. molto Ill.reS.r Galileo Galilei. Fir.e
Aff.mo Ser.reFranc.o Niccolini.
2348.
FRANCESCO NICCOLINI ad ANDREA CIOLI [in Firenze].
Roma, 13 novembre 1632.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. II, car. 101. - Autografa la sottoscrizione,
Ill.mo Sig.r mio Oss.mo
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Roma Card Barberini Card Barberini Mons Boccabella Assessore Sacra Congregazione Galileo Galilei Niccolini Firenze
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