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      Dipoi falsamente di questo moto in su et in giù si arguisce la compositione delli corpi; perchè, come vol Aristotile, ogni alteratione o corruttione si fa di un contrario in un altro contrario, et delli contrarii sono contrarii moti; donche seguirebbe, quando si corrompe la carne d'un huomo, la quale ha il moto in giù, doverebbono nascere auzelli di paradiso, che vadino sempre in su: overo la corruttione non si farà di contrario in contrario, o di contrarii non saranno contrarii moti.
      Si fosse vero che li corpi semplici se movessero di moto semplice, cioè retto o circolare, il sole, il quale estimano semplicissimo, sarà composto, perchè si move per una helica attorno la sphera, lo qual anche se varia per la eccentricità; et anche più saranno composti li altri pianete, che si movono per linee più irregolari, per il moto del'epicyclo et delli deferenti o eccentrici. Era bene più ragionevole estimar la stella della Cassiopeia semplice che un cometa, poichè s'è mossa semplicemente come le fisse.
      Quanto a me, estimo, come V. S. molto Ill.re, che il grave et leve sia una subordinatione naturale di tutte le parti et un consensso di unirse et concentrarse a far il tutto con quella dispositione conveniente; come nel corpo humano le ungie et capelli sono sempre li estremi; la pelle, esteriore alla carne; le parti nobili, coperte delle altre: et quella ordinazione delle parti del corpo humano, delli arbori, delle piante, è molto simile a quella del tutto, benchè con diversa maniera. Si se fa un taglio a un arbero, la scorsa si fa sopra la pelle alla cicatrice, senza grave ni leve.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485

   





Aristotile Cassiopeia