Ho considerato che cosa poteva esser quel'elemento del fuoco: non me sono potuto imaginar altro che qualche buona aqua di vita, la quale da su posta va in su, è calda in potenza et non è calda al tatto, ni manco brusa quel che toca, non ha colore, è transparente. Caprici, fantesie! Credo veramente che non sia altro che un'aria, o tal altro nome si dia, molto puro et trasparente, non fuoco ni aqua ni altra cosa che serva alla compositione di corpi.
Di poi, questi elementi, secondo loro, non sono altro che alcune qualità con qualche materia imaginata (la qual estime inutile et non esser), quatre in numero, delle quali è impossibile che se componghino tutte le altre seconde qualità, le quali sono infinite, almanco moltissime: perchè, per essempio, siano l'amaro et il dolce composti del caldo et humido, et che il caldo intenso et l'humido remisso facia l'amaro, et il humido intenso et il caldo remisso facia il dolce; l'amaro ha infiniti gradi, perchè si trova et più et più amaro in infinito; donche è bisogno che tutta l'estenzione del caldo intenso et del'humido remisso più et meno facia l'estenzione del'amaro, et così del dolce; donche non potranno esser altre che sei qualità seconde, poichè non possono esser che sei combinazioni. Che si se dice che l'estensione del più caldo et del poco humido fa diverse qualità, donche saranno tutte terminate nella sua estenzione; et io domando fin a qual grado tale qualità, et quale segue poi fin a tal altro.
Non posso anche consentir a creder che l'aria sia calda, come se dice, perchè veddo che ogni volta che non è scaldata dal sole o altro, torna fredda, come la notte, l'inverno et verso li poli.
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