Dio voglia conservarla longamente, che potiamo godere di molte cose sue, et io servirla con quel sincero affetto che m'offerisco.
Di V. S. molto Ill.reDi Venetia, il 4 Genaro 1633.
Devotissimo Servitore
Antonio De Ville, Cavaliere francese.
La volrei supplicare che mi favorisce d'uno delli suoi trattati delle cose che vanno a galla, perchè qua in Venetia non l'ò potuto trovare. Me scusi si alla prima sono così sfassato. Sono allogiato a S.t Gioan in Bragola, al Ponte di Corasseri, in casa del S.r Martin francese.
2378**.
ANDREA CIOLI a FRANCESCO NICCOLINI [in Roma].
Pisa, 4 gennaio 1633.
Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea 3523 (non cartolata). - Minuta non autografa.
S.r Balì Cioli.
Al S.r Amb.re Niccolini.
Di Pisa, 4 Genn.o 1633 a N.te
Io non potetti sabato sera accusare a V. E. la ricevuta delle sue de' 26(2) del passato, perchè comparsero a Livorno doppo ch'io havevo spedito a Fiorenza i dispacci....
Io ho dato parte con lettere al S.r Galileo di quel che V. E. scrive con le suddette; ma se egli realmente sta male, con polso intermittente, io non so come potrà mettersi in viaggio a manifesto pericolo, non parendo che a questo arrivi il merito della obbedienza. Et S. A. sente dispiacere infinito della mortificazione del Padre Maestro del Sacro Palazzo, considerando che patisce per haver voluto dar gusto a S. A.....
2379.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 7 gennaio 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 82. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r e P.ron mio Col.mo
Non ho mai hauto dubbio che V. S. molto Ill.re non fosse per mettersi in viaggio per venire a Roma, ancora con evidente pericolo della vita, per obedire a' superiori.
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