Il mondo dunque son le opere, e la Scrittura son le parole, del medesimo Dio. Domandato poi se lo Spirito Santo sia mai usato nel suo parlare di pronuntiar parole molto contrarie, in aspetto, al vero, e fatto così per accommodarsi alla capacità del popolo, per lo più assai rozzo e incapace, son ben certo che mi risponderà, insieme con tutti i sacri(14) scrittori, tale essere il costume della Scrittura, la quale in cento luoghi proferisce (per detto rispetto) propositioni, che prese nel puro senso delle parole sarebbero non pure heresie, ma bestemmie gravissime, facendo l'istesso Iddio soggetto all'ira, al pentimento, alla dimenticanza etc. Ma se io gli dimanderò se Iddio, per accommodarsi alla capacità e opinione del medesimo vulgo, ha mai usato di mutare le fatture sue, o pure se la natura, ministra d'Iddio inesorabile e immutabile alle opinioni e desiderii humani, ha conservato sempre e continua di mantener suo stile circa i movimenti, figura(15) e dispositioni delle parti dell'universo, son certo che egli risponderà che la luna fu sempre sferica, sebene l'universale tenne gran tempo che ella fosse piana; et in somma dirà, nulla mutarsi giamai dalla natura per accommodare le fatture sue alla stima e opinione degl'huomini. E se così è, perchè doviamo noi (per venir in cognitione delle parti del mondo) cominciar la nostra investigazione dalla parola(16) più tosto che dalle opere di Dio? è forse men nobile et eccellente l'operare che il parlare? Quando il Fromondo o altri havesse stabilito che il dir che la terra si muove fosse heresia, e che le dimostrationi, osservationi e necessarii rincontri mostrassero lei muoversi, in che intrigo havrebbe egli posto sè stesso e Santa Chiesa?
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