Ma, per l'opposito, lasciando il secondo luogo alla Scrittura, quando le opere si mostrino con necessità esser diverse da quello che suonan le parole, ciò nulla pregiudica alla Scrittura, la quale se per accommodarsi alla capacità dell'universale ha molte volte attribuito all'istesso Dio conditioni falsissime, perchè vorremo noi che parlando di sole o di terra si sia contenuta sotto sì stretta legge, che, posta da banda l'incapacità del vulgo, non habbia voluto attribuire a tali creature accidenti contrarii a quelli che sono in effetto? Quando sia vero che il moto sia della terra e la quiete del sole, nissun detrimento patisce la Scrittura, la quale dice quello che apparisce alla moltitudine popolare.
Io scrissi molti anni sono, nel principio de' rumori che si mossero contro al Copernico, una assai lunga(17) scrittura(18), mostrando, con autorità assai de' Padri, quanto sia grande abuso il volere, in questioni naturali, valersi tanto delle Scritture Sacre, e come ottimo consiglio sarebbe il prohibire che in tali dispute non si impegnassero le Scritture; e quando io sia meno travagliato, ne manderò una copia a V. S.: e dico meno travagliato, perchè hora sono in procinto d'andare a Roma, chiamato dal Santo Officio, il quale ha già sospeso il mio Dialogo; e da buona banda intendo, i Padri Giesuiti haver fatto impressioni in teste principalissime, che tal mio libro è esecrando e più pernitioso per Santa Chiesa che le scritture di Lutero e di Calvino: e per ciò tengo per fermo che sarà prohibito, nonostante che per ottenerne la licenza io andassi in persona a Roma, e lo consegnassi in mano del Maestro del Sacro Palazzo, che lo vidde minutissimamente, mutando, aggiungendo e levando quanto piacque a lui, e dopo licentiato dette anco nuovo ordine che fosse riveduto qui, dove il rivisore, non trovando cosa alcuna da alterare, per segno d'haverlo diligentissimamente letto et esaminato, si ridusse a mutare alcune parole, come, verbi gratia, dire in molti luoghi universo in cambio di natura, titolo in cambio di attributo, ingegno sublime in luogo di divino, scusandosi meco con dire che prevedeva che io harei havuto che fare con nemici acerbissimi e persecutori arrabiatissimi, sì come è seguito.
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