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      So appresso quanto ella compatiscie il mio infortunio, e come conosce l'iniquità de i miei persecutori; et in consequenza mi rendo sicuro che ella sentirà con piacere la mia discolpa, e se non il gastigo al meno la discoperta delle fraudi de' miei nimici. Prego genuflesso l'Emin.a Sua a continuarmi il suo benigno affetto e la sua protezzione, come sempre ha fatto, assicurandosi che protege l'innocenzia e che ne riceverà premio appresso Dio. E qui con humiltà l'inchino, e gli prego il colmo di felicità.
     
      Di Firenze, li 15 di Gen.o 1633 a Nat.eDi V. S. Emin.ma e Rev.ma
     
      Hum.mo e Dev.mo Servo
      Galileo Galilei.
     
     
     
      2386**.
     
      GIORGIO BOLOGNETTI a FRANCESCO BARBERINI in Roma.
      Firenze, 15 gennaio 1633.
     
      Arch. Vaticano. Cifre di Fiorenza, l'anno 1633; n.° 21, car. 9t. - Traduzione sincrona dell'originale in cifra.
     
      Di Firenze, da Mons.r Vesc.o d'Ascoli di Puglia, Nuntio,
      li 15 di Gennaro 1633. Deciferato li 21 detto
     
      Mercordì prossimo, come dice questo P. Vicario del Sant'Offitio, se ne verrà a cotesta volta il Galileo, al quale, come intendo da un mio amico, il Granduca ha offerto una lettiga e che vada in casa di cotesto Amb.re Niccolino (sic) a smontare.
     
     
     
      2387.
     
      FRANCESCO NICCOLINI ad ANDREA CIOLI [in Livorno].
      Roma, 15 gennaio 1633.
     
      Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea 3353 (non cartolata). - Autografa la sottoscrizione.
     
      Ill.mo Sig.r mio Oss.mo
     
      Comparve alla Congregazione del S.to Offizio la fede della poca salute del S.r Galilei(23); et io ho procurato d'intender da Mons.r Assessore se veniva approvata, come si poteva sperare, e se le sarebbe fatta grazia della proroga del suo rappresentarsi qua: et risponde confidentemente, che si fa poco caso della medesima fede, accennando, col girar del capo et anco in voce, che non sia piaciuta e che sia stata composta per farli servizio; e che non saprebbe dir altro se non che stimerebbe molto a proposito per il S.r Galilei, e di suo servizio, il risolversi di pigliarsi le comodità maggiori che possa, e di venire; perchè altrimenti dubita veramente di qualche stravagante risoluttione contro di lui.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485

   





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