Io ho già inviato a Roma(39), in mano del S.r Pietro Lagi, un pieghetto per V. S., dentro al quale sono quelle lettere per il Generale de' Cappuccini(40) e suo compagno; et ambedue sono col sigillo volante, acciò ella ne possa vedere il contenuto, et 4 versi di proprio pugno del S.r Card.l padrone(41).
La Corte è tornata questa sera, con buona salute di tutti, et Geri mio fratello le bacia le mani, havendogli scritto a Roma; et io invio questa alla volta di Acquapendente, ancorchè stia con qualche timore che là gli sia per pervenire. Ho caro che Marsilio le dia sodisfazione, et V. S. mi faccia favore di salutarlo in nome mio, con darli nuova della buona salute di tutti i suoi. Et a V. S. faccio reverenza.
Da Firenze, 29 Genn.o 1632 ab Inc.eDi V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
S.r Galileo Galilei.
Aff.mo Ser.re e Parente
Aless.ro Bocchineri.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.moIl S.r Galileo Galilei.
Acquapend.te per Ponte a Centina,
a far la quarantena.
2397**.
GIO. BATTISTA LANDINI a CESARE MARSILI in Bologna.
Firenze, 29 gennaio 1633.
Arch. Marsigli in Bologna. Busta citata al n.° 1688. - Autografa.
Ill.mo Sig.re salute.
Con questa vengo a pregare V. S. Ill.ma a volermi far gratia di voler fare opera che dal Mag.co Vincenzio Cozzi sia pagato, chè devo aver di resto da lui, per conto di libri mandatogli del Sig.re Gallileo, pauli 125, che a persuazione di V. S. gliene mandai(42). Ò scritto da sei volte a detto Vincenzio Cozzi e mai mi ha risposto, che mi pare una mala creanza il non risponder alle lettere: non so se à male o altri impedimenti.
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