Considero il patimento di V. S. anche per rispetto del letto.
Le mando le aggiunte, comparse sotto mia coperta, et le bacio affettuosamente le mani, questa sera di Berlingaccio.
Di Fiorenza, 3 Febraio 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOblig.mo Parente et Ser.re
Geri Bocchineri.
2402*.
ANDREA CIOLI a FRANCESCO NICCOLINI [in Roma].
Firenze, 4 febbraio 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. II, car. 115. - Minuta non autografa.
.... Doverà arrivar poi costà il S.r Galilei, finito che haverà la sua quarantena, la quale gli è stata assegnata molto più lunga di quel che si credeva, com'io scrissi hiersera(44) a V. E.....
2403.
GERI BOCCHINERI a [GALILEO in Acquapendente].
Firenze, 5 febbraio 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 102. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Doppo havere scritto l'aggiunto soprafoglio, mi è capitata la lettera di V. S. de' 2; et con mio gran dispiacere veggo che li giorni della sua contumacia et na/40 sono più numerosi di quello che le fu dato intentione avanti di partirsi. Almeno non fussi stata tanto incommoda la stanza del Ponte a Centina, et non se le preparassi tale hora quella di Acquapendente, quanto V. S. mi avvisa, anche in riguardo della solitudine et dell'impedimento ch'ella haverà a poter fare essercizio et goder l'aria! Ma pure ell'haverà all'incontro il benefizio dell'astinenza, mentre non se le preparerà altro cibo che pane, vino et vuova. Insomma io la compatisco, et potess'io trovarmi costà a trattenerla, perchè in compagnia sua non mi parrebbe solitudine cotesta.
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