Non mi parve di avvisarle che la lettiga havesse a essere o no spesata dal Palazzo per il viaggio, perchè non lo sapevo. Mi dice bene il S.r Maiordomo, che l'usanza hora è questa, che chi si serve delle lettighe di Palazzo le spesa anche nel ritorno, come, per essempio degli altri, dice il medesimo S.r Maiordomo che ha fatto il S.r Mar.se Coloreto nell'andarsene hora al paese; et nondimeno dice il S.r Maiordomo, che per il ritorno haveva ordinato che la lettiga venisse a spese di S. A. Et V. S. non si maravigli, perchè sempre le cose si restringono.
Già si era saputo che il S.r Depositario di Siena(45) haveva alloggiato V. S.
Alle sue Monache et al S.r Vincenzio farò parte delle nuove che ho di lei. Il S.r Balì Cioli la compatisce anche egli et le bacia le mani, come faccio io a nome anche de' miei fratelli. Et sono hora le 7, onde ho scritto in fretta.
Di Fiorenza, 5 di Febraio 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Oblig.mo Parente et Ser.reGeri Bocchineri.
2404*.
MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO [in Roma].
Arcetri, 5 febbraio 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 169. - Autografa.
Molto Ill.re et Amatiss.mo Sig.r Padre,
I SSig.ri Bocchineri mi hanno trasmesse tutte le lettere che V. S. ha mandate, delle quali mi appago, sapendo quanto gli sia di fatica lo scrivere. Io non gl'ho scritto fin hora, perchè stavo aspettando l'avviso del suo arrivo a Roma; e quando per l'ultima sua intendo che deve trattenersi tanti giorni in abitazione così cattiva e priva di ogni comodità, ne ho preso grandissima afflizione.
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