110a. - Autografa.
Molto Ill.re S.r e P.ron mio Oss.mo
La lettera di V. S. scrittami da Centino ha mosso compassione a chiunque l'ha letta, perchè, oltre all'haverla fatta vedere a' SS.ri Bocchineri, come ella m'accennava, l'ho mostrata anche a una mano di suoi parzialissimi, quali havrebbono insieme meco voluto poter col sangue sollevarla da tante incomodità. Ma che giova a V. S. questo nostro affetto caldissimo, se 'l rigore del diaccio e delle nevi la tormenta? Quel che ci consola è che speriamo che a quest'ora ella sia in Roma dal S.r Ambasciatore, ciò è nella casa della gentilezza e della cortesia, e che ella si ristori un poco; e si spera anche di sentire che le sia dato campo di manifestare la sua innocenza: intorno a che, se vuol consolare i suoi amici e servitori, faccia di grazia che se n'habbia un cenno quanto prima, perchè se ne vive con ansietà universale e straordinaria. Io riconosco poi per favor singulare che si sia degnata di scrivermi, e sarò sempre ambizioso di mostrarmi grato d'un tanto favore con qualche atto di servitù; però la supplico a comandarmi, e le bacio le mani.
Di Fir.e, 12 di Febb.o 1632(49).
Di V. S. molto Ill.
S.r Galileo Galilei.
Dev.mo Ser.reNiccolò Cini.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.r e P.ron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Roma(50).
2408.
FRANCESCO NICCOLINI ad [ANDREA CIOLI in Firenze].
Roma, 14 febbraio 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. II, car. 117. - Autografa la sottoscrizione.
Ill.mo Sig.r mio Oss.
Il Sig.r Galilei comparve hiersera in questa casa con buona salute.
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