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      Rimarrò dunque molto obligato a V. Em.za d'ogni benefitio ch'ella si compiacerà di fargli, massimamente nella speditione della sua causa. Et le bacio etc.
     
     
     
      2422**.
     
      GIULIO NINCI alla famiglia di GALILEO [in Arcetri].
      San Casciano, 24 febbraio 1633.
     
      Bibl. Naz. Fir. Appendice ai Mss. Gal., Filza Favaro A, car. 31. - Autografa.
     
      Alla famigla dell Sig.re Galielo Galiei.
     
      Mando staia quattro per Santi Rosi di farina, a lire quatro e soldi tredeci e quatto lo staio, con la vettura e la poliza lire cinque lo staio. E se vi ocore niete altro, avisatemi. Dio vi guardi.
     
      Il dì 24 di Febraio 1632(74), in Sancascano.
     
      Vo.ro Affe.toGiulio Ninci.
     
     
     
      2423*.
     
      ANDREA CIOLI a FRANCESCO NICCOLINI [in Roma].
      Pisa, 24 febbraio 1633.
     
      Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea 3523 (non cartolata). - Minuta non autografa.
     
      .... Sente S. A. estraordinaria consolatione della buona speranza che si può havere dell'interesse del S.r Galilei, il quale farà bene a obbedire a' cenni per migliorare sempre più le sue conditioni: et oltre all'essersi mandata una lettera per il S.r Card.le Scaglia a suo favore, se ne manda hora una altra per il S.r Card.le Bentivogli....
     
     
     
      2424.
     
      GALILEO a [GERI BOCCHINERI in Pisa].
      Roma, 25 febbraio 1633.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IV, car. 88. - Autografa.
     
      Molto Ill.re Sig.re e Pad.ne Osser.mo
     
      Porgendomisi occasione d'una staffetta che parte questa sera, scrivo a V. S. et al Sig.re Alessandro, accusando la ricevuta delle loro ultime lettere, piene del solito affetto. Quanto al mio negozio, non posso dirgli nulla di resoluto, perchè a me sin qui non è stato detto niente; e me ne sto quietamente in casa l'Ecc.mo S. Ambasciatore, accarezzato in estremo: il qual Signore, continuando sempre col medesimo ardore di occuparsi in favorirmi in tutti quei luoghi onde si può sperare aiuto e protezzione, per quanto conietturalmente si può raccorre, comprende gl'impeti andarsi continuamente placando; e l'istesso osserva il P. D. Benedetto, mio ardente et indefesso procuratore: e finalmente intendiamo, le tante e sì gravi imputazioni essersi ridotte ad un punto solo(75), cessando tutte le altre; e da questo solo io non harò fatica di liberarmi, quando siano sentite le mie giustificazioni, le quali tra tanto si vanno appoco appoco rappresentando ad aures ad alcuni di questi ministri supremi il meglio che si può, mentre essi non possono nè liberamente prestar l'orecchio alle intercessioni, e molto meno scioglier la lingua alle risposte.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485

   





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