È in vero il S.r Francesco persona molto grata e discreta, e non finisce mai di esagerare l'obligo che tiene a V. S. per questa habilità che ha della sua casa. Dalla Piera intendo che egli usa a lei et a Gioseppe molta amorevolezza pur di cose mangiative; et io nel resto supplisco a i loro bisogni, conforme all'ordine di V. S. Il ragazzo mi dice che questa Pasqua haverà bisogno di scarpe e calze, le quali fo disegno di fargli di filaticcio grosso o vero di stame. Dalla Piera intendo che V. S. più volte gl'ha detto che vuol far venire una balla di lino, onde per questo mi sono ritirata dal comprarne qualche poco e fargli principiar una tela di panno grosso per la cucina, sì come havevo dissegnato di fare; e non lo farò se da V. S. non mi verrà ordinato altro.
Le vite dell'orto si accomoderanno adesso che la luna è a proposito, per mano del padre di Gioseppe, il quale intendo che è suffiziente, et anco il S.r Rondinelli vi assisterà. La lattuga intendo che è assai bella, et ho commesso a Gioseppe che ne porti a vendere avanti che sia guasta da altri. Di 70 melangole che si venderono, se n'hebbe 4 lire, pago assai ragionevole, per quanto intendo, essendo un frutto di poca utilità. Le malarance si venderono 14 crazie il cento, e furono 200.
Di quella botte di vino che V. S. lasciò manomessa, il S.r Rondinelli ne piglia ogni sera un poco per sè, et in tanto fa anco benefizio al vino, il quale intendo che si mantiene bonissimo. Quel poco del vecchio l'ho fatto cavare ne i fiaschi, e detto alla Piera che se lo bevino quando haveranno finita la loro botticella, già che noi fino a qui, havendolo havuto dal convento assai ragionevole et essendo sane, ne haviamo tolto poco.
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