Ho stimato obligo mio darne subito parte a V. E., non havendolo communicato a niun altro, perchè S. Santità et l'E. V. spero resteranno sodisfatti che in questo modo si ponga la causa in termine che senza difficoltà si possi spedire. Il Tribunale sarà nella sua reputatione, co 'l reo si potrà usare benignità, e in ogni modo che si spedisca, conoscerà la gratia che li sarà fatta, con tutte l'altre conseguenze di sodisfatione che in ciò si desiderano. Hoggi penso di essaminarlo per havere la detta confessione, et havendosi, come spero, non mi restarà altro che interrogarlo sopra l'intentione e dargli le diffese; e ciò fatto, si potrà habilitare alla casa per carcere, come accennò V. E. Alla quale faccio humilissima riverenza.
Di Roma, 28 Aprile 1633.
Di V. S. Em.ma et R.ma
[vedi figura 2486.gif]
2487*.
GERI BOCCHINERI a GALILEO in Roma.
Firenze, 30 aprile 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 162. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Io conto i giorni et l'hore da che ricevetti la lettera di V. S. de' 23, calculando il tempo quando ce ne potranno essere altre, che ci possino arrecare la nuova et la consolatione dell'essere V. S. stata licenziata dal Tribunale; et preghiamo Iddio che non ci differisca questo contento, perchè cominciando noi a migliorare del male, con essere hoggi morto un solo nella città et XI malati stati mandati al lazzeretto, V. S. potrà anche pensare a tornare a Fiorenza, sperando noi però di havere a guarir presto. Et le bacio di cuore le mani.
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